Il progetto consiste nella ristrutturazione di un appartamento inserito in una palazzina autonoma nel cortile di uno stabile di inizio secolo. L’appartamento originario occupava solo il 1° piano, con un taglio tradizionale (corridoio e stanze allineate) e con solaio soprastante. L’intervento progettuale, con la demolizione della soletta intermedia e la realizzazione di un nuovo solaio ad una quota inferiore, ha consentito di realizzare un piano in aggiunta, arretrato rispetto al muro perimetrale, così da ottenere un affaccio sul piano sottostante. L’appartamento è quindi distribuito su tre livelli: l’ingresso autonomo con il corpo scala al piano terra, la zona giorno tutta open space al primo piano e, affacciato su quest’ultimo, la zona notte, tre camere e due bagni, collegati tra loro da una passerella aerea in ferro . L’idea di “loft” che caratterizza questo progetto si traduce nell’impostazione degli spazi ad open space e nella scelta dei materiali; in particolare le due scale interne (una in ferro, l’altra in cemento martellinato) , la parete in vetro opalino della camera da letto al secondo piano i pavimenti in resina colore grigio effetto cemento; soluzioni orientate a fornire un’impronta “industriale” all’abitazione. La luminosità degli ambienti viene assicurata da ampi serramenti in ferro ad anta unica, in sostituzione di quelli originari di tipo tradizionale in legno con persiane, e dai quattro lucernari in copertura. In una palazzina autonoma in un cortile milanese, un appartamento tradizionale col solaio soprastante è stato svuotato e riprogettato con un’impronta industriale: l’idea di “loft” che caratterizza questo progetto si traduce negli spazi open space e nell’utilizzo di materiali quale il ferro per i serramenti e la scala interna, il cemento, martellinato per la scala e con resine per i pavimenti, il vetro opalino.
160 mq
Anno
1980
Committente
privato